Firenze – La procura antimafia di Firenze ha disposto 23 perquisizioni con l’accusa di associazione a delinquere, finalizzata all’appropriazione indebita, all’auto-riciclaggio e all’impiego di denaro di provenienza illecita. Sono indagati otto gestori di ristoranti del centro di Firenze. A riportare la notizia è il Corriere Fiorentino, che tratteggia i contorni della vicenda: dal 2012 a oggi, i ristoratori avrebbero acquistato o preso in affitto 31 locali con i soldi di attività in nero.

 

Secondo quanto riporta il quotidiano, a capo dell’organizzazione ci sarebbero un albanese di 40 anni e un fiorentino di 49, che avrebbero distribuito i compiti tra i dipendenti dei diversi locali. Il ristorante Il Cavallino in piazza della Signoria sarebbe stato il centro dell’organizzazione, dove venivano i contanti delle attività in nero.

 

Altre perquisizioni sono state coordinate in Albania dalla Procura speciale contro corruzione e criminalità organizzata di Tirana (Spak) a Valona, nella stessa capitale albanese, a Durazzo e a Elbasan.

 

E’ stata perquisita, infine, anche la sede dell’Ischia Calcio, in quanto i due a capo dell’organizzazione avrebbero acquistato lo scorso gennaio il 50% delle quote della società. E’ indagato per impiego di denaro di provenienza illecita ed emissione di fatture false per operazioni inesistenti anche Giuseppe Taglialatela, rappresentante legale della società.