Roma – Mance detassate per camerieri e baristi. E’ quanto sarebbe previsto nella bozza del Consiglio dei ministri della Legge di Bilancio. Lo riporta il Corriere della Sera, secondo cui le somme destinate dai clienti ai lavoratori di ristoranti e hotel potrebbero essere soggette a un’imposta forfettaria del 5% a partire dal 1° gennaio 2023. L’imposta si applicherà per una quota non superiore al 25% del reddito annuale del lavoratore.
Ci sono, però, delle criticità. “E’ una giusta iniziativa”, commenta sul quotidiano lo chef Giancarlo Perbellini. “Ma avrà senso solo se le mance verranno regolate per legge: al momento, ad esempio, non è chiaro come lasciarle con carta di credito”. Inoltre “le mance attualmente non sono riconosciute dalla legge e il contratto nazionale di lavoro prevede il divieto di accettarle”, spiega Luciano Sbraga, vicepresidente della Fipe. “Serve una norma che le regoli ed eviti che diventino parte della retribuzione dei lavoratori e le aziende si trovino a doverci pagare sopra i contributi”.
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