Roma – E’ stato firmato venerdì il decreto Sostegni che prevede 32 miliardi di euro di aiuti alle imprese e partite Iva per i danni subiti a causa della pandemia. A differenza dei precedenti Dl Ristori, quest’ultimo decreto non prevede che l’erogazione dei sussidi sia legata ai codici Ateco. Occorrerà piuttosto dimostrare di aver fatturato meno di 10 milioni di euro e di aver subito perdite almeno del 30% di fatturato medio mensile nel 2020 rispetto al 2019. Per calcolare il bonus spettante, è necessario individuare la perdita media mensile registrata nel 2020. A questa cifra va poi applicata una percentuale che varia dal 20% al 60% in base alla fascia di fatturato di appartenenza. Il decreto legge Sostegni prevede inoltre la riduzione del 30 per cento del canone Rai per tutte le strutture ricettive, i bar e i ristoranti.
Per il settore turistico, il decreto prevede in particolare 1,7 miliardi di euro. Di cui 700 milioni andranno alla montagna. Il 70% è destinato alle Regioni, che li ripartiscono ai Comuni sulla base di quanti ski-pass sono stati venduti nel 2019. La restante cifra – 210 milioni di euro – sarà ripartita tra i Comuni dello stesso comprensorio sciistico e tra i maestri di sci, sulla base delle perdite subite rispetto al triennio 2017-2019.
Sarà possibile inoltrare la domanda a partire dal 30 marzo sulla piattaforma Sogei. L’erogazione del sostegno non sarà dunque automatica. E i primi accrediti dovrebbero arrivare già dall’8 aprile.