Parigi (Francia) – Anche a Parigi alcuni ristoratori sfidano i divieti e tengono aperto. Dopo la chiusura totale della scorsa primavera, in Francia, le autorità hanno imposto una seconda volta di abbassare le serrande il 29 ottobre. E per il momento di aprire non se ne parla: c’è solo una vaga ipotesi per il 6 aprile. Numerosi ristoratori temono di non resistere fino ad allora. E organizzano riaperture alternative. Li chiamo “les clandés”, gli illegali.
Il Corriere della Sera riporta il caso dell’Annexe, ristorante sull’Ile de la Cité, di fronte alla Corte di Appello. Avendo i clienti iniziato a consumare le proprie pietanze acquistate d’asporto sui tavolini all’esterno del locale, il gestore ha pensato poco alla volta di riprendere ad allestire dei coperti. Decisione pagata a caro prezzo dalla clientela, costituita per lo più da magistrati, che sono stati colti in flagrante dalla polizia di passaggio e multati con una contravvenzione da 135 euro. Al locale, invece, è stata imposta la chiusura amministrativa totale per 15 giorni. Con il rischio di dover restituire gli aiuti ricevuti fino a ora dal Governo.
Quello dell’Annexe, come riporta il quotidiano, non è però un caso isolato. Alcuni altri ristoranti nella capitale francese rimangono aperti. E accolgono i clienti applicando tutte le precauzioni consigliate.