Roma – Il Dpcm, ufficializzato ieri e in vigore da oggi, conferma un Natale senza deroghe per il mondo della ristorazione, come ripetutamente annunciato nelle scorse settimane. Le dichiarazioni della classe politica, però, lasciano sperare gli imprenditori del settore. Il provvedimento del 3 dicembre conferma che, nelle regioni in zona gialla, ristoranti, bar, pasticcerie e gelaterie potranno rimanere aperti dalle 5 alle 18. Dunque anche il 25 e il 26 dicembre, il 1° e il 6 gennaio le attività di ristorazione potranno aprire solo a pranzo. Naturalmente dovranno essere osservate le raccomandazioni per contenere il contagio: non più di quattro persone per tavolo, a meno che non siano tutti conviventi. Nelle regioni in fascia arancione e rossa, invece, ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie dovranno rimanere chiusi per tutta la giornata, anche durante le feste. Rimane la possibilità di svolgere il servizio di consegna a domicilio e asporto. Secondo le recenti dichiarazioni di Francesco Boccia, ministro per gli Affari regionali, però, entro 15 giorni tutta Italia, o gran parte del Paese, dovrebbe diventare zona gialla, consentendo dunque ai ristoratori una parziale riapertura.