Bra (Cn) – È andata in scena dal 19 al 22 settembre la 25esima edizione di Cheese, la rassegna dedicata ai prodotti lattiero caseari organizzata da Slow Food. “Nei quattro giorni dell’evento, ricercatori e tecnici si sono confrontati con casari e pastori, con istituzioni e attivisti, affrontando temi importanti come il latte crudo e la sua relazione con il microbioma, il futuro della montagna, l’importanza della cura dei pascoli e della salvaguardia delle razze autoctone, la coesistenza fra agricoltori, pastori e la fauna selvatica”, hanno commentato gli organizzatori in una nota.

 

Proprio il latte crudo è stato al centro del dibattito e Slow Food, nelle parole di Carlo Petrini, fondatore dell’associazione, ha ribadito le sue posizioni di difesa, chiarendo come ogni espositore di formaggi a latte crudo ha rispettato alla singola virgola tutte le disposizioni di legge in merito. Paolo Bongioanni, assessore all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte, dal canto suo ha voluto sottolineare la necessità  di garantire la sicurezza dei prodotti e al tempo stesso far crescere le imprese, oltre che di aumentare i controlli da parte della Regione con le sue Asl. Ha inoltre sottolineato l’importanza della corretta comunicazione con il consumatore. Ha infine aggiunto Barbara Nappini, presidente di Slow Food: “Nell’idea che abbiamo per la produzione casearia del futuro, servono corretta e chiara informazione, una comunicazione capillare ed equilibrata, una approfondita e articolata formazione dei produttori. E un importante aggiornamento degli operatori sanitari”.

 

Per Carlo Petrini, Cheese è stata anche l’occasione per sottolineare, ancora una volta, che mangiare è un atto politico e si è soffermato sull’”atteggiamento criminale intollerabile” del governo israeliano a Gaza, sottolineando che “Cheese è un luogo di pace, confronto e dialogo, che unisce persone da tutto il mondo”.

 

 

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