Como – “Questa è la stagione delle opportunità in campo alberghiero. E’ possibile costruire un polo alberghiero made in Italy del lusso, perché dopo il Covid l’Italia ha rafforzato la sua attrattività in campo internazionale”. A parlare è Giuseppe Fontana, imprenditore del settore della meccanica e maggiore azionista del gruppo Villa d’Este, in un articolo apparso su Corriere L’Economia. “Noi valutiamo location storiche in posti iconici: Roma e Venezia su tutte. Ma anche il Sud ha grande fascino e appeal per il turismo di fascia lusso: penso soprattutto a Sicilia, Campania e Puglia”.
Gli fa eco il Ceo Davide Bertilaccio, che parla del futuro del gruppo, dando alcune anticipazioni sul piano di sviluppo del triennio a venire: “Stiamo riacquisendo tutta la struttura originaria di Villa d’Este. Ci sono nuove ville che ci permetteranno proposte residenziali esclusive: strutture del tutto autonome, ma con i servizi dell’hôtellerie, un ulteriore parco da 9mila metri quadrati dove costruire eventi riservati”. “Il lago di Como è un posto magico – aggiunge – oltre ad avere un microclima mite vanta una vicinanza con le Alpi svizzere: si potrebbe pensare a collegamenti in elicottero che in inverno potrebbero portare i nostri ospiti in poco tempo sulle piste di St. Moritz. Stiamo progettando strutture semi permanenti (come green house a bordo lago) che possano far godere della struttura anche nelle stagioni più fredde. E poi nuove aree benessere e dehors riscaldati: questo, per esempio sarebbe uno scenario da favola a Natale”.