Roma – Se luglio è riuscito a superare i risultati del 2019, ad agosto, invece, il turismo registra una flessione. Gli italiani, infatti, come riporta il Corriere della Sera, preferiscono recarsi all’estero, attirati dai costi più bassi. Montenegro, Albania, Grecia, Turchia, Tunisia ed Egitto sono tra le mete più gettonate, ma anche il Nord America, l’Africa, l’Estremo oriente e l’Oceania. Il che si traduce in una riduzione del 20-25% delle prenotazioni. Ad agosto il calo ha raggiunto picchi del 30-33% nel Sud, come riporta Sojern.  Numeri che non vengono compensati dall’aumento degli stranieri in visita nel nostro Paese (+4%), per un bilancio negativo di 800mila presenze in meno. E questo nonostante il +15% registrato nei primi cinque mesi dell’anno.

 

I rincari sono il motivo principale di questi risultati. L’Italia registra l’aumento del costo giornaliero per il pernottamento in albergo più alto d’Europa (+12,3% rispetto al 2022). I costi pesano soprattutto sulle famiglie, che sono la principale componente dei turisti italiani. Calano infatti le coppie (-14%), i single (-16%) e i gruppi (-20%) in vacanza. I letti occupati a fine luglio sono stati il 77%; erano il 74% nel 2022.

 

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