Roma – A luglio i consumi non crescono e un terzo dei commercianti si dichiara insoddisfatto. Fa eccezione la ristorazione: i consumi a +7,8% superano i livelli pre-pandemia. I pasti fuori casa permettono al mese, dunque, di chiudere con un +2,4%, nonostante le performance poco soddisfacenti di abbigliamento e accessori e la stagnazione di ottica, elettronica, arredo e cura persona. Sono i dati dell’Osservatorio permanente sull’andamento dei consumi di Jakala per Confimprese, riportati dal Sole 24 Ore.

 

Da inizio anno, i consumi sono cresciuti complessivamente dell’8,1%. Il canale travel registra un +20% rispetto al 2022, grazie soprattutto ai tursiti stranieri; seguono i centri commerciali e le vie dello shopping (+10%). Mario Maiocchi, direttore Centro studi Confimprese, spiega che ci sono segnali di stanchezza “al netto dell’effetto inflattivo”, e che “questi segnali devono alzare il livello d’attenzione per i prossimi mesi.

 

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