Tokyo (Giappone) – Stando ai dati dell’organizzazione nazionale del turismo giapponese, nel 2022 il numero dei viaggiatori nipponici all’estero è diminuito dell’86% rispetto al 2019 (da 20 a 2,5 milioni). Tetsu Nakamura, docente alla Tamagawa university, ha suddiviso i giapponesi riluttanti a viaggiare in due categorie: i ‘passivisti’, che vorrebbero viaggiare ma non avrebbero voglia di farlo, e i ‘negazionisti’, che non mostrano alcun interesse a spostarsi oltreconfine.

 

La recente tendenza ha le sue radici in diverse motivazioni, tra le quali la scarsa convenienza e il tempo necessario: tra chi desidererebbe viaggiare c’è chi rinuncia poiché anche solo la pianificazione è percepita come una seccatura. In questa direzione va la testimonianza del 25enne Hiroo Ishida riportata da ItaliaOggi, che pur volendo visitare gli Stati Uniti non ha comunque intenzione di realizzare questa aspirazione.

 

Secondo Kotaro Toriumi, analista di aviazione e viaggi, è stata anche la pandemia di Covid ad alterare la mentalità giapponese: “Le persone che prima viaggiavano ora hanno paura di andare all’estero a causa del rischio di infezione, ma in fondo stanno bene viaggiando a livello nazionale”. C’è anche l’aspetto economico: lo yen è al livello più debole da decenni, e con un reddito disponibile inferiore i giovani potrebbero essere più inclini a rimanere a casa o a non viaggiare lontano.