Roma – Nel 2022, in Italia, i congressi e gli eventi business sono aumentati del 251% rispetto all’anno precedente, arrivando a quota 304mila. I partecipanti sono stati più di 21 milioni (+362,7%) e le presenze 31 milioni e 700mila (+366,4%). Il turismo congressuale, in questo modo, ha recuperato oltre il 70% degli eventi fatti nel 2019 pre-pandemico. Questi i risultati dell’Osservatorio italiano dei congressi e degli eventi (Oice), ricerca promossa dall’associazione Federcongressi&eventi e realizzata dall’Alta scuola di economia e relazioni internazionali dell’Università Cattolica (Milano).

 

Le previsioni per il 2023 parlano di un recupero completo rispetto al 2019, o persino di risultati superiori. Il 53% delle sedi prevede un aumento del fatturato rispetto al 2022. “I segnali del mercato sono molto positivi”, spiega la presidente di Federcongressi&eventi Gabriella Gentile, “ma questo non ci impedisce di essere consapevoli di quanto il momento storico sia complesso, evidenziando comunque la capacità del Mice [Meetings, incentive, congress, events, ndr] italiano di essere resiliente e proattivo”.

 

Il 52,8% degli eventi business organizzati nel 2022 è stato commissionato da aziende e multinazionali. Gli eventi promossi dalle associazioni sono stati il 31,1% e quelli promossi dalle istituzioni il 16.1%. Gli alberghi congressuali hanno raccolto il 77,3% degli eventi totali, mentre i centri congressi e le sedi fieristico-congressuali ne hanno ospitato poco più del 3,4%; il 2,5% si è svolto in dimore storiche non alberghiere, il 9% in sedi istituzionali e il 6% in spazi non convenzionali. La maggior parte dei congressi e degli eventi (59%) si è svolta al Nord, dove si trova il 53% delle sedi.

 

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