Roma – “Il futuro del cuoco è proprio quando si fa ricerca innovativa e ci sono i contenuti, e c’è anche un linguaggio diverso dal passato con utilizzo di ingredienti naturali, semplici, che vengono poi trattati, trasformati e portati a dimensioni nuove”, così parla Niko Romito, lo chef del ristorante tre Stelle Michelin Reale. “Tanti giovani cuochi stanno lavorando in questa direzione: una creatività utile, con valori italiani ma anche con concetti di pulizia di estrema semplicità, di eliminazione del superfluo per andare proprio al cuore del sapore e del gusto”. Il cuoco abruzzese è stato intervistato da Ansa a margine della presentazione della nuova guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso, che lo ha premiato con il punteggio più alto.
Romito si sofferma anche sul tema della cucina italiana e della sua candidatura Unesco. “La cucina italiana ha una immagine nel mondo altissima. Tuttavia, a volte vedo che il pubblico internazionale pensa che sia stereotipata su 15-20 piatti”, afferma. “Il lavoro da fare è quindi far conoscere sempre di più una cucina regionale attualizzata. Più si farà questo lavoro all’estero, più ci darà la forza – ha concluso – di far conoscere fuori dai confini nazionali il nostro modello”.
