Milano – Il 28 settembre, alla Luxury Hospitality Conference che si è tenuta a Milano si sono incontrati esperti del settore e capitani di grandi gruppi e di gestioni familiari di successo. Durante la conferenza Mauro Santinato, specialista e consulente di importanti catene alberghiere e presidente di Teamwork Hospitality, ha parlato di una crescita del 20% nel settore alberghiero di lusso. I ricavi medi a fine anno, nel comparto dei cinque stelle, rimangono molto alti e i margini sono in aumento: merito degli indici di crescita dell’Adr, superiori a quelli europei nella prima parte dell’anno.
Di crescita ha parlato Valeriano Antonioli, Ceo di Lungarno Collection: “Noi quest’anno abbiamo aumentato la tariffa media per camera del 20% e addirittura durante la settimana della moda a Milano abbiamo avuto un Adr sopra 3mila euro”. Sulla stessa scia, Elisabetta Dotto, che gestisce i boutique hotel Ambra Cortina ed Excess Venice, ha previsto per quest’anno una crescita dei ricavi del 25%. Luca Finardi, general manager di Mandarin Oriental Milan, ha aggiunto: “L’80% della profittabilità di un albergo viene dalle camere, per cui l’aumento della tariffa media traina anche i margini. La profittabilità però va reinvestita sull’albergo e sul personale, che è sempre più una chiave di volta dell’ospitalità. Siamo soddisfatti ad esempio che siano state detassate le mance, passando dal 50% al 5%”.
Antonio Onorato, amministratore delegato del gruppo Relegance, ha parlato della permanenza media dei turisti stranieri: “Nel 2022 a Venezia la permanenza media è stata molto alta, circa 4,7 notti contro le 2,2 del pre-Covid. Purtroppo nel 2023 si è tornati a questi ultimi numeri, ed è difficoltoso conoscere e fidelizzare un turista se rimane così poco tempo”.
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