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L’agricoltura verticale cresce. E conquista i ristoratori

2024-05-14T11:59:54+02:0014 Maggio 2024 11:59|attualità|

Milano – Il settore agrifood tech continua a crescere. E piace ai ristoratori. Secondo i dati diffusi dalla fiera NovelFarm di Pordenone, il 2023 ha visto oltre 238 milioni di euro investiti in 74 realtà differenti. Ad attirare i maggiori capitali sono le aziende che si occupano di agricoltura verticale, vale a dire la pratica di coltivare vegetali su più livelli – verticalmente, appunto – con tecniche di coltivazione come l’idroponica, l’acquaponica, l’aeroponica o l’ambiente controllato. Tutte quante le metodologie consentono di contenere l’utilizzo di suolo e di altre risorse, in quanto la coltivazione avviene all’interno di capannoni dove luce, temperatura, umidità e CO2 sono controllate e l’acqua e i nutrimenti in eccesso vengono recuperati e reimmessi in circolo nel sistema.

 

Prodotti vegetali coltivati in agricoltura verticale hanno già conquistato molti ristoratori. Primi fra tutti, i Cerea, che al Da Vittorio hanno installato una vertical farm in collaborazione con Planet Farms. Anche la start-up The Circle fornisce una fitta rete di attività ristorative – circa 200 – tra cui alcuni nomi stellati come Glass Hostaria, Il Pagliaccio, Acquolina, Osmosi o Idylio.

 

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