La manifestazione milanese dedicata al fuoricasa e al food retail si svolgerà dal 17 al 21 ottobre 2025. Tutte le novità della “piattaforma dell’hospitality” raccontate dai suoi organizzatori. E uno sguardo sui trend del mercato.

 

Di Elisa Tonussi

 

“Non una semplice manifestazione, bensì una piattaforma, che punta a creare contenuti essenziali per il business delle aziende”. È con queste parole che Roberto Foresti, vicedirettore generale di Fiera Milano, ha descritto la 44esima edizione di Host, l’evento di Fiera Milano dedicato a ospitalità, fuoricasa e food retail, che si svolgerà dal 17 al 21 ottobre 2025 nel quartiere fieristico milanese. L’occasione è la conferenza stampa di presentazione dell’evento, che si è tenuta martedì 17 giugno presso la Triennale di Milano. Sono intervenuti, oltre a Foresti: Maurizio Forte direttore centrale per i settori dell’export di Agenzia Ice; Alessandro Fontana, direttore del Centro Studi di Confindustria; Francesca Cavallo, head of hospitality exhibitions di Fiera Milano; e Monica Fabris, direttore scientifico di Csa Research, che ha presentato la nuova ricerca internazionale sulle abitudini di consumo fuori casa.

 

Accoglienza, connessioni, tecnologia e personalizzazione: sono queste le parole chiave che definiscono l’edizione 2025 del salone di Fiera Milano, secondo i suoi organizzatori. “Le fiere sono dei grandissimi ponti, dove le persone si incontrano e si conoscono. Oggi più che mai, dunque, visto il contesto internazionale, l’accoglienza a 360 gradi è essenziale”, argomenta Foresti. Fa eco Francesca Cavallo, secondo cui la parola ‘connessioni’ meglio descrive Host 2025: “La piattaforma consente di stringere legami concreti tra aziende e persone, creando sempre più opportunità di business”. Maurizio Forte e Alessandro Fontana si soffermano, invece, su caratteristiche della manifestazione che descrivono pure due trend significativi dell’hospitality odierna. “La preparazione tecnica degli addetti è oggi centrale per garantire sicurezza alimentare, qualità ed efficienza, anche nella più piccola bottega artigianale”, spiega Forte. “La tecnologia inoltre ci consente di monitorare le scelte dei consumatori e proporre loro esperienze sempre più personalizzate e, di conseguenza, aumentare la loro soddisfazione. Customizzare i servizi significa dunque investire maggiormente in tecnologia, servizi e formazione. Ed è per questo motivo che esiste Host”.

 

Una piattaforma di ampio respiro internazionale

Si preannuncia ricca la 44esima edizione di Host. Sono infatti oltre 1.700 gli espositori già registrati. Il 44% proviene dall’estero, da 54 Paesi diversi. Tra i più attivi si segnalano, oltre all’Italia, Germania, Spagna, Francia, Paesi Bassi, Stati Uniti e Regno Unito. Tante le new entry dal Sud America e dal Sud-Est Asiatico. Aziende che incontreranno oltre 700 hosted buyer provenienti da circa 75 Paesi, altamente profilati anche con il supporto di Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Le Americhe (35%), Medio Oriente e Africa (28%), Asia e Oceania (14%), oltre all’Europa e Paesi Cis (24%), sono le principali aree estere di provenienza.

 

Una piattaforma di grande respiro internazionale, dunque, confermato dal lancio dello spin-off Host Arabia, che si svolgerà a Riad dal 15 al 17 dicembre. “Il progetto di Host Arabia nasce dal riconoscimento a livello globale del valore del nostro format. L’obiettivo è dunque proporlo anche all’estero”, spiega Francesca Cavallo. “Il settore dell’ospitalità saudita è in grande fermento”, prosegue Roberto Foresti. “Il Paese ha infatti presentato il piano strategico Vision2030, che include 800 miliardi di investimenti nel settore alberghiero e della ristorazione. Visto che il nostro dovere, come piattaforma mondiale dell’hospitality, è dare opportunità di crescita alle aziende, la scelta di Riad è stata naturale. Per questo motivo abbiamo stretto una partnership con Semark, che già organizza manifestazioni per il Food service nella regione, e che, dunque, ci consentirà di accedere al suo database consolidato di visitatori e buyer”.

 

Un nuovo layout espositivo. E il focus sull’arte bianca

Quali le novità della 44esima edizione di Host? È Francesca Cavallo a introdurle: “Innanzitutto, cambia il layout espositivo, modificato, organizzandolo per affinità di filiera, al fine di rendere più fluida l’esperienza di visita”, spiega. “Un’altra novità importante riguarda lo spazio dedicato all’arte bianca, che si amplia e si rinnova con l’area Mippp – Milano Pane Pizza Pasta, che, grazie alla partnership con il Consorzio Sipan, porterà a Milano i più importanti produttori italiani di bakery equipment. Sono previsti inoltre momenti formativi ed esperienziali, nonché le finali di alcuni concorsi, come lo Smart Label – Host Innovation Award, che premia le aziende più innovative del settore Horeca e retail, a dimostrazione del fatto che il settore è sempre più attento ai cambiamenti e alle richieste del mercato, in particolar modo sul fronte della sostenibilità ambientale e sociale”.

 

Perché, dunque, non perdere l’edizione 2025 di Host? È molto semplice: “La nostra piattaforma è un anticipatore delle tendenze che andranno a caratterizzare il futuro del mercato”, conclude Francesca Cavallo.