Milano – Un milioni e 300mila presenze (il 4% in più rispetto al 2023) e un tasso di occupazione che dovrebbe assestarsi sul 70% con ricavi in crescita di qualche punto percentuale. Così dovrebbe chiudersi il 2024 del Gruppo Una, secondo quanto si legge sul Sole 24 Ore.
La catena alberghiera, che ha recentemente aperto a Roma, Siracusa e Catania, guarda ora alle prossime operazioni, tra cui il nuovo hotel milanese al Portello. Ma gli obiettivi del gruppo non finiscono qua e riguardano il segmento leisure. Come riporta il Sole 24 Ore, nel piano industriale del Gruppo Una da qui al 2028 potrebbero esserci una o due aperture all’anno in gestione e tre o quattro con la formula del franchising, per una ventina di strutture in tutto. Le destinazioni di interesse per l’insegna alberghiera sono sparse in tutta Italia, anche nei centri minori, sebbene presentino delle criticità, come il fatto che sono poco raggiungibili, che devono garantire una stagionalità medio-lunga e che le strutture devono essere dotate di 100-200 camere.
Tra le scelte strategiche della catena alberghiera, che oggi conta 55 strutture (34 in gestione diretta e 21 in franchising), quella di puntare sull’infrastruttura tecnologica: “Abbiamo investito su un central reservation system per gestire le strutture e un sistema di revenue management per governare i prezzi in modo flessibile”, fa sapere al quotidiano Giorgio Marchegiani, amministratore delegato di Una Hotels. E aggiunge: “Nell’hôtellerie l’esperienza è tutto e interagire direttamente con il cliente è il sistema migliore per garantire qualità, anche nei picchi di stagione”. Ulteriore scelta strategica è stata quella di aver internalizzato il servizio di food&beverage.