Roma – “Questa è un’estate meno trionfale di quello che si dice”. Esordisce così Bernabò Bocca, presidente Federalberghi, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. A preoccupare sono soprattutto gli italiani: il 41% non andrà in vacanza, in molti casi per problemi economici. “La contrazione dei consumi si fa sentire e lo vediamo nelle presenze, inferiori rispetto al 2022”.
A soffrire è soprattutto il mare: sul 2022, le presenze sono diminuite del 10-15%. A proposito del successo di alcune città, Bocca spiega: “Non è che se vediamo Roma piena di turisti significa che tutta l’Italia sia affollata. Roma, Venezia, Firenze, Capri e la Costiera, il lago di Como: la loro è una corsa a parte. Il problema è il resto d’Italia”.
La causa, secondo Bocca, è nel costo generale delle vacanze, aumentato a dismisura, a fronte di stipendi che in Italia rimangono bassi. “Ma questo accade anche fuori dall’Italia”, aggiunge. “In Spagna, Ibizia, Formentera, perfino in Grecia i prezzi sono triplicati”. Per questo “andrebbe affrontato il tema dell’intero costo della vacanza, non solo la stanza d’albergo ma tutto, a partire dai trasporti. E andrebbe tagliato il cuneo fiscale per aumentare i salari degli italiani”.