Milano – “Un fenomeno che si registra ormai da diversi anni: dopo Expo sono arrivati tutti i grandi marchi nazionali e internazionali“. A parlare è Maurizio Naro, presidente di Federalberghi Milano, che, interpellato da Corriere Milano, spiega che nel capoluogo lombardo ci sono più di 30 hotel a cinque stelle, che hanno portato una clientela altospendente. Il trend, già avviato con Expo, ha avuto un’ulteriore accelerazione dopo la pandemia e oggi gli alberghi di lusso registrano un’occupazione media dell’80%, dividendosi fra quelli extra-lusso (con tariffe media intorno agli 800 euro a notte) e quelli che offrono un ‘lusso accessibile’ (a circa 500 euro a notte). Numerose le recenti aperture: da Casa Brera di Marriott alle Rocco Forte House, fino a Nemi – Nest in Milan. Senza dimenticare le strutture di lusso che sorgeranno negli spazi del demanio in Piazza duomo: a giugno Siam ha vinto il primo bando, mentre è ancora in corso la gara per l’assegnazione di un secondo edificio.
“L’aspettativa è che le Olimpiadi possano essere un’ulteriore spinta per abbellire Milano e per offrire strutture alberghiere sempre più accoglienti e ricche di servizi”, spiega Naro, “e che questo trend ie eventi che in qualche modo aumenta o l’attenzione sulla città possa essere sempre rinnovato con occasioni per venire qui a Milano”.