Bra (Cn) – L’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo, nata nel 2004 e promossa dall’associazione Slow Food con la collaborazione delle Regioni Piemonte ed Emilia-Romagna, celebra 20 anni dalla sua fondazione.
Hanno preso il via, mercoledì 29 maggio, i festeggiamenti per l’importante anniversario con un evento, che si è svolto presso la sede dell’ateneo, che ha visto la partecipazione di 800 persone in rappresentanza di più di 300 realtà dell’industria alimentare italiana, delle principali istituzioni del territorio e 12 rettori di atenei piemontesi e del resto della penisola. Seguiranno ulteriori manifestazioni fino al 3 giugno.
“La sfida dei prossimi anni sarà quella di superare le divisioni, di lavorare sulla condivisione e la cooperazione”, ha dichiarato Carlo Petrini, fondatore di Slow Food e presidente dell’Università di Scienze Gastronomiche. “Agli studenti qui presenti dico che la missione per i prossimi anni è avere uno sguardo aperto verso il mondo, verso le altre culture gastronomiche: abbiamo fatto della multidisciplinarietà il valore di questa università, adesso dobbiamo compiere un altro passo e superare l’eurocentrismo. La capacità del gastronomo è capire la complessità del mondo a partire dal cibo e questa è la più grande gioia che una università possa dare”.
Petrini ha inoltre rivolto alle realtà più importanti della produzione agroalimentare italiana un appello affinché diffondano la potenzialità culturale e politica che ha il settore alimentare, sostenendo l’appello Col cibo si educa, col cibo si cambia, con cui Unisg e Slow Food Italia esortano il Governo a inserire l’educazione alimentare tra le materie di studio nelle scuole di ogni ordine e grado.
Quella di Pollenzo è stata la prima, e tutt’ora l’unica, università al mondo interamente dedicata allo studio del cibo dal punto di vista delle scienze gastronomiche. Ed è proprio a Pollenzo che le scienze gastronomiche hanno ottenuto dignità accademica: nel 2017 infatti il Miur ha definito due nuove Classi di Laurea in Scienze Gastronomiche basandosi sul modello Unisg. In 2o anni di vita oltre 3.800 gastronomi si sono laureati, il 45% dei quali provenienti da 101 paesi del mondo.