Roma – Le proiezioni sul turismo basate sulle prenotazioni parlano di un calo del 15-20% rispetto al 2022. Tengono le settimane a cavallo di Ferragosto, ma calano nettamente la prima e l’ultima del mese. Questi i dati sul turismo commentati da Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, che aveva già parlato di “un’estate non trionfale”.

 

Come riporta il Corriere della Sera, Bocca spiega: “Non c’è il tutto esaurito in Sardegna, in Versilia siamo al 70% di occupazione, mentre l’anno scorso eravamo all’87%”. Ivana Jelinic, amministratrice di Enit (Ente nazionale per il turismo), afferma: “La capienza media è dell’82%, un buon dato ma non c’è sold out”. A salvare la situazione ci pensano i turisti Usa. “Quest’anno fondamentale è stata la presenza di americani: chi viene da lontano, si ferma e spende di più”, continua Jelinic. E Bocca è dello stesso parere: “La crisi che ha colpito un paese coma la Germania si è riverberata su nostre mete, scelte tradizionalmente dai tedeschi, come la Romagna e il Garda. Al contrario, il ritorno degli americani ha premiato le città d’arte, come Firenze e Roma, e il mare”.

 

Dal ministero del Tursimo viene segnalato che l’Italia risulta seconda per il tasso di saturazione delle strutture online in Europa, davanti a Francia e Spagna e dietro la Grecia. Crescono dell’1,1% gli arrivi negli aereoporti italiani, e del 14% le prenotazioni aeree verso il nostro Paese. Ma calano i biglietti venduti per i voli domestici: -25% nella terza settimana di agosto e -40% nella quarta, rispetto all’anno scorso. Il problema non sarebbero solo i rincari: “I prezzi non sono aumentati soltanto da noi”, sostiene Bocca. “La verità è che se il reddito non cresce ma la rata del mutuo sì, la prima cosa che tagli sono i giorni di vacanza”.