Roma – Fipe Confcommercio ha presentato l’Indagine congiunturale sulla ristorazione commerciale – secondo trimestre 2023. Come riporta il sito, il clima di fiducia si attesta a quota 113,5, guadagnando “appena un punto percentuale sullo stesso periodo di un anno fa. I giudizi risentono di un contesto caratterizzato da un’inflazione ancora elevata e dal progressivo aumento dei tassi di interesse che rendono problematico l’accesso al credito e penalizzano il costo del debito”. In compenso, sono “più solide le aspettative per il terzo trimestre su cui si avvertono i benefici di una stagione turistica brillante in particolare per i flussi turistici internazionali”.
“Il saldo grezzo delle risposte sull’andamento del settore”, continua l’indagine, “è pari a zero, vale a dire che si equidistribuiscono le valutazioni positive e quelle negative”. Molto meglio, invece, il saldo dei giudizi a livello di performance aziendali (+32,8%), undici punti al di sopra del livello toccato nel secondo trimestre 2022. Anche i giudizi sull’andamento dei flussi di clientela della ristorazione commerciale sono positivi (+16,2%) e superiori di sei punti percentuali rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2022.
I costi di approvvigionamento registrano una lieve contrazione dei saldi (-2,2%) rispetto al secondo trimestre 2022, mentre i prezzi di vendita vengono dati in progressivo aumento. Il saldo tra risposte positive e negative si attesta a +62,9%. In miglioramento le valutazioni sulla dinamica dell’occupazione nel secondo trimestre dell’anno; il saldo si attesta a +19,1% e guadagna 21 punti sul secondo trimestre del 2022.
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