Milano – “Ancora oggi Instagram viene considerato da gran parte degli albergatori come un biglietto da visita, un ‘Twitter delle immagini’, come lo si definiva già anni fa. In realtà, specialmente per i piccoli operatori, Instagram deve costituire a tutti gli effetti uno strumento commerciale”. Questa l’opinione di Orazio Spoto (in foto), specialista del social network del gruppo Meta nella multiforme veste di consulente e speaker in ambito turistico, formatore, content creator, fondatore-presidente della associazione Instagramers Italia.

 

Recentemente ha rilasciato un’intervista a Hotel Domani, in cui afferma: “Bisogna investire sullo strumento, in tutti i sensi. A partire dalle persone: bisogna prevedere una persona che se ne occupi quotidianamente, magari non in via esclusiva, e un budget sull’advertising, per analizzare il portato dei propri post e delle proprie stories. Troppo spesso la comunicazione digitale viene vista come un non-lavoro, mentre realizzare un piano editoriale o il semplice rispondere ai commenti, selezionandoli, non significa perdere tempo: sono attività che rientrano a pieno titolo nella logica commerciale. Molti account Instagram alberghieri riflettono comportamenti da Pagine Gialle: questo è l’hotel, ci troviamo in questa zona, questo è l’indirizzo, siamo bravi. A mancare, spesso, è il motivo per il quale un utente dovrebbe seguire l’account”.