Firenze – Starhotels, gruppo italiano dell’ospitalità, ha chiuso un 2022 da record: crescita del 181% rispetto al 2021, con ricavi per 241 milioni di euro. Rispetto al 2019, che è stata l’annata migliore di sempre fino a oggi, la crescita è stata dell’1,7%. L’ebitda è stato di 80 milioni di euro: +21% sul 2019. I numeri, riportati da PambiancoNews, sono stati presentati al primo Pambianco Hotellerie Summit dalla presidente e Ad Elisabetta Fabri. La quale racconta anche di essere ottimista per il 2023: l’obiettivo è quello di avvicinare la soglia dei 300 milioni di euro di ricavi.

 

A trainare il 2022 ha contribuito la grande crescita di valore della tariffa media giornaliera, salita del 36% rispetto all’anno precedente. Una conseguenza degli investimenti di Starhotels per essere più competitivi sul segmento d’alta gamma. Starhotels oggi comprende 30 strutture (a quattro e a cinque stelle), per un totale di 4.200 camere. Degli alberghi sono posizionati anche all’estero: a Londra, Parigi e New York. Oggi gli alberghi di Starhotels all’estero pesano sul fatturato per circa 40 milioni di euro (il 20% circa).

 

Il lifestyle vince sul concetto di lusso: chi viene qui vuole innanzitutto vivere bene, condividere la nostra ‘way of life’ unica al mondo”, commenta Fabri. “Quello che si cerca oggi in viaggio è l’essere felici: le statistiche ci dicono che il 45% di chi organizza un viaggio in Italia lo fa con molto anticipo perché per il turista straniero venire qui è un sogno. Perciò è essenziale per noi non perdere questa bellezza se vogliamo riuscire a condividerla. L’Italia non deve fare altro che essere sé stessa senza sfruttare le sue perle turistiche e le città d’arte in modo esasperato come sta accadendo ora”.