Milano – Alberghi: redditività del 2022 che supera i livelli pre-pandemia, prenotazioni in aumento per il 2023 e strutture non sempre all’altezza delle aspettative. Queste le considerazioni emerse dal convegno tenutosi il 22 marzo all’Università Bocconi di Milano, dal titolo ‘Il turismo che verrà: una lettura attraverso l’ospitalità in Italia’.

 

Si nota, come riporta il Sole 24 Ore, che le catene occupano il 5,6% dell’offerta, e che hanno aumentato negli ultimi anni la loro presenza nel segmento del lusso. Maddalena Terraneo, senior consultant di Howarth Htl Italia, ha commentato: “La presenza delle catene dovrebbe stimolare gli albergatori indipendenti a rinnovare le loro strutture e la tipologia d’offerta rendendola meno tradizionale e più appetibile a una clientela internazionale”. Cassa Depositi e Prestiti ha messo da parte 700 milioni di euro (la cifra dovrebbe salire a 1,1 miliardi) per supportare il rinnovamento degli hotel.

 

Marco Giuseppe Malacrida, di Srl Italia, spiega che “l’Italia è ben posizionata sul mercato turistico mondiale e attira un turismo d’élite”. Nel 2022 l’Adr (tariffa media giornaliera) è cresciuta a doppia cifra, e “nei primi due mesi del 2023 continua il trend migliorativo delle performance sia come tasso d’occupazione che tariffe medie”.